Mi sveglio, ovunque dicono che devo chiudere, anche mia nonna
ho imparato ad ascoltare le pareti, glielo devo, le ho tappezzate di cose mie
in bagno non mi ero accorto che la mattina il sole crea delle scie luminose
una crepa, ho imparato anche a stuccare e intonacare,
stendere il bucato lasciamo stare il mio vicino mi dice che non ho speranze
io gli rispondo che neanche lui se esce cosi tanto
esco con Paloma al parco, lei non sa, ho forse ha intuito dai suoi pasti razionati
l'ombra di un albero sembrava volessi prendermi, vorrà dire qualcosa? forse dovrei bere più acqua
ultimamente mi affascinano le ombre, creano forme e geometrie solo per pochi minuti/fortunati
quell'altalena sembra la scena di un crimine, mai visti bambini giocare qui
vedo la donna soldato partire... ne stanno morendo troppe, spero non lei
e mia madre
fare compere fa ritornare alla normalità
i carrelli impilati mi ricordano le lunghe code verso la Liguria
un uomo al confine che mi scannerizza, ho pensato che fra non molto
la spesa bisognerà nasconderla
oggi è andata e anche oggi quella donna sta aspettando qualcuno
e quella serranda semiaperta, sembro io, che non sa cosa gli riserva il futuro